L’argilla e la ceramica, la terracotta, la maiolica, il gres e la porcellana… quali differenze

L'argilla e la ceramica, la terracotta, la maiolica, il gres e la porcellana... quali differenzel

Quando si parla di ceramica, molte persone si pongono delle domande: che differenza c’è tra argilla e ceramica? E tra argilla e terracotta? E qual è la differenza tra ceramica e porcellana? E il gres e la maiolica cosa sono?

Cercherò di rispondere a queste domande…

L’argilla e la ceramica, la terracotta, la maiolica, il gres e la porcellana… quali differenze

Quando si parla di ceramica (dal greco Kéramos), si può parlare di scultura (complementi d’arredo) o oggetti per la cucina (tazze, piatti, caraffe…) detti anche “ceramica funzionale”.

Gli oggetti in ceramica, sono creati dalle sapienti mani degli artigiani a partire dall’argilla: l’argilla, cioè, dopo essere stata modellata e poi cotta, diventa ceramica.

L’argilla (o anche creta) è un tipo di terra con caratteristiche di plasticità e impermeabilità che si è formata in migliaia di anni grazie alla decomposizione delle rocce per azione degli agenti atmosferici. Il colore chiaro dell’argilla dipende dalla presenza di Caolino (da “Kao-Ling”, catena montuosa dove questo materiale veniva estratto per produrre la porcellana); il colore più rossastro invece dipende dalla presenza di ferro.

TRE GRANDI FAMIGLIE DI ARGILLE

Il termine argilla (detta anche “creta”) si riferisce quindi ad una terra plasmabile che si divide in tre grandi famiglie:

L'argilla e la ceramica, la terracotta, la maiolica, il gres e la porcellana... quali differenze

1) terraglia : si trova in natura, è una pasta porosa, generalmente di colore bianco, che cuoce al massimo a 950 – 1000 gradi. Dopo una prima cottura viene decorata “a Maiolica”.

terracotta : si trova in natura, è una pasta porosa, generalmente di colore rosso, che cuoce al massimo a 950-1000 gradi. Dopo una prima cottura, di solito viene lasciata allo stato grezzo.

I pezzi in terraglia e terracotta sono abbastanza fragili, sono porosi, cioè non impermeabili e vanno necessariamente ricoperti da una cristallina, che li renderà lucidi e impermeabili.

2) gres : si trova in natura, una terra che può essere di vari colori, bianca, rossa, grigia, beige, ecc… e che cuoce al massimo intorno ai 1280 gradi.

I pezzi in gres sono decisamente più resistenti, e possono essere impermeabili anche se non ricoperti da smalto.

3) porcellana : non si trova in natura, o meglio, se ne trovano le componenti che devono però essere mescolate per creare una pasta compatta (cioè non porosa), pregiata e molto costosa, di colore bianco o avorio, translucida dopo la cottura (se lavorata sottile, si vede la luce attraverso) e molto resistente dopo la cottura. Cuoce intorno ai 1300 gradi.

-infine argilla refrattaria : è un impasto contenente della chamotte (cioè biscotto tritato finemente o sabbia); ha un aspetto più ruvido e rustico, è adatto alla scultura ed è ideale per il raku perché resiste alle alte temperature e agli sbalzi termici.

Una volta i vasai o ceramisti, vivevano vicino a cave di argilla e prelevavano la terra direttamente da suoli argillosi facendo poi un grande lavoro di pulizia e filtraggio. La terra veniva poi mescolata con sostanze che la rendono più o meno fondente, plastica, ma anche resistente.

L’argilla perciò contiene anche

-caolino in percentuali più o meno abbondanti, che rende la terra plastica

-inerti, cioè quarzo che manterrà la forma del pezzo durante cottura

-fondenti (feldspati) che favoriscono la fusione della terra

-ossidi.

Oggi gli impasti ceramici si comprano già pronti ma molti artigiani prelevano ancora argille naturali direttamente dal suolo e le lavorano per usarle come coloranti naturali o creare smalti.